Meglio porca che gnocca!

Questa era una frase che, più o meno, sussurrava sempre un mio vecchio zio quando, complice il trasparente cielo stellato di una di quelle serene notti
d'estate, innanzi ad una generosa brace che restituiva sublimi odori e
sapori sfiorando appena semplici cibare col suo magico calore, assopiva la dignitosa stanchezza di una giornata di lavoro nei campi con un amichevole vino.

Il mio vecchio zio (che poi tanto vecchio non era ma così appariva, tanto da sospettare che fosse nato già vecchio e saggio e che non fosse mai stato bambino) in questa surreale atmosfera si abbandonava a racconti peccaminosi, decantando (e colorendo) le sue virili gesta come un cacciatore o un pescatore vanta le sue prede.

Il mio vecchio zio si era sposato tre volte, ma era integerrimo padre, un grande lavoratore, un uomo dignitoso che non si piegava mai, esempio e modello per i suoi contadini, democratico e tollerante era davvero avanti per i suoi tempi nonostante la poca cultura... apparentemente era rude... ma gentile, romantico e rispettoso con le sue "prede".

Di temperamento allegro, oltre alle donne, amava la compagnia, non riusciva a stare solo, retaggio di un'infanzia orfana di gesti affettuosi, di pacche sulle spalle, di baci sulla fronte, di condivisione e comprensione. Figlio dei metodi educativi di un tempo: quando ii padri erano autoritari e severi, le madri accomodanti e ruffiane, le serve generose ed accondiscendenti.

A modo suo trasferiva, a noi ragazzi, i suoi valori, la sua visione pragmatica delle cose... la sua essenziale e minimalista saggezza.

A quell'epoca io ero solo un tenero adolescente e non condividevo appieno la sua visione "filosofica" della vita e mi chiedevo come si potessero considerare di secondo piano seni impertinenti, glutei rotondi, occhi del colore del cielo, visi d'angelo e corpi armoniosi.

Lui replicava che tutte le donne erano belle, se le si sapeva guardare, se si sapeva penetrare nell'anima, ma la bellezza più sconvolgente era la percezione dell'orgoglio di essere femmina.

Oggi la sua "filosofia" è stridente,
oggi che tutto appare e poca è la sostanza,
oggi che regnano incontrastati palestre, centri estetici e chirurghi plastici,
oggi che non c'è tempo per corrompersi e comprendersi
oggi che per sedurre e farsi sedurre serve l'aiuto di strane sostanze
oggi che il peccato é stato sostutuito con un ingarbugliato termine come "trasgressione"
oggi che un amplesso somiglia più ad una pratica burocratica che ad una peccaminosa condivisione di inenarrabili intenti...

... che ne pensate voi oggi:
meglio porca o meglio gnocca?

Buona riflessione CyberArguti